Due anni fa nasceva l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia: il punto dei lavori ed il contributo dell’Ordine dei Biologi all’interno del comitato tecnico-scientifico

La Regione Sicilia ha recentemente istituito, come previsto dall’art. 3 della legge regionale 8 maggio 2018 n. 8, l’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia presso la Presidenza della Regione, quale dipartimento della Presidenza della Regione.
L’Ordine dei Biologi fornisce, sin dalle prime fasi di avvio di questa importante Struttura Regionale, il proprio contributo mediante la proficua presenza, accompagnata da uno zelante impegno e confermata esperienza tecnico-scientifica, messo in essere dal collega Biologo Dott. Vincenzo De Blasi, la cui designazione promossa su indicazione del Vice Presidente e Delegato Regionale ONB Dott. Pietro Miraglia, è stata ratificata con apposito Decreto del Presidente della Regione Sicilia n. 627/GAB del 28.11.2018.
“Ritengo doveroso – dichiara il Dott. Pietro Miraglia – informare i colleghi del ruolo istituzionale prestigioso che l’Ordine dei Biologi assume in un ambito delicato, come quello ambientale, presso la Presidenza della Regione, intervenendo attivamente in un organo tecnico-scientifico ove vengono predisposte, tra le altre, azioni ed interventi volti ad assicurare la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico, il risanamento delle acque, la manutenzione dei corpi idrici, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico e la tutela degli aspetti ambientali nell’ambito dell’ecosistema unitario del bacino del distretto idrografico della Sicilia, in adempimento degli obblighi derivanti dalle direttive UE di settore”.
“E’ motivo di soddisfazione – prosegue Miraglia – riconoscere come nell’ultima seduta di lunedì 30 Marzo, le indicazioni proposte dal collega Vincenzo De Blasi, inerenti l’implementazione delle pratiche di riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, siano state accettate all’unanimità dalla Commissione Tecnica, di cui egli fa parte, e inserite nel Piano complessivo di Lotta alla Siccità elaborato per la prima volta dalla nostra Regione con il sostegno di molteplici figure professionali, insieme alla proposta di avvio di un progetto pilota volto a testare alcune applicazioni in un’ottica di valutazione costi/benefici, al fine di valutarne concretamente l’estensione sull’intera Regione”.