Meeting “Chemical selection for the EU-NETVAL Thyroid Validation Study”: biologa siciliana nel board ristretto Ue di esperti

“La collega biologa designata a partecipare nel board ristretto presso il servizio scientifico e di conoscenza della Commissione europea, con lo specifico compito di selezionare i prodotti chimici con attività interferente endocrina presunta o accettata, è la Biologa catanese Gea Oliveri Conti“. Lo dichiara il Vice Presidente e Delegato Regionale (Sicilia) dell’Ordine nazionale dei Biologi Pietro Miraglia.
La dott.ssa Oliveri Conti è ricercatrice presso l’Università degli Studi di Catania, in ruolo al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e  Tecnologie Avanzate “G.F. Ingrassia”, operante nel SSD MED/42 Igiene Generale ed Applicata.
“Riempie di orgoglio la scelta riposta sulla collega, autrice di ben 365 prodotti scientifici, con un hindex di 24 e 109 articoli pubblicati su riviste internazionali indicizzate e impattate” commenta ancora Miraglia. “Il ruolo della dott.ssa Oliveri – prosegue il Vicepresidente dell’ONB – è stato svolto all’interno dell’ EU-NETVAL, rete EURL ECVAM di laboratori specializzati situati negli Stati membri dell’UE”.
“La missione di EU-NETVAL – continua Miraglia – è quella di fornire supporto agli studi di validazione EURV ECVAM per valutare l’affidabilità e la pertinenza di metodi alternativi che potrebbero potenzialmente sostituire, ridurre o perfezionare l’uso di animali a fini scientifici. Voglio dare spazio all’esperienza, in quest’ambito, raggiunta dalla dott.ssa Gea Oliveri, ella può certamente presentare ai colleghi il ruolo dell’ EURL ECVAM (laboratorio Europeo di riferimento per l’alternativa alla sperimentazione sugli animali), che difatti coordina EU-NETVAL e lavora a stretto contatto con la direzione generale Ambiente della Commissione per facilitare l’interazione con i punti di contatto nazionali per l’attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”.
“EU-NETVAL – dichiara, dal canto suo, la biologa catanese – è stato istituito da EURL ECVAM in risposta alla disposizione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici che richiede agli Stati membri dell’UE di assistere la Commissione Europea nella convalida di metodi alternativi”. Attualmente, prosegue la dott.ssa Oliveri: “vi sono un totale di 37 membri di EU-NETVAL, selezionati in base a criteri di ammissibilità predefiniti e approvati dai punti di contatto nazionali”. La “missione di EU-NETVAL (European Union Network of Laboratories for the Validation of Alternative Methods) è dunque di fornire supporto agli studi di validazione EURL ECVAM per valutare l’affidabilità e la pertinenza di metodi alternativi che potrebbero potenzialmente sostituire, ridurre o perfezionare l’uso di animali a fini scientifici. Ben quattordici laboratori della Rete dei laboratori dell’Unione Europea si sta occupando della validazione di tali metodi alternativi”.
“L’EURL ECVAM, infatti, sta attualmente coordinando la convalida di una batteria di 16 metodi di prova al fine di limitare l’uso degli animali nelle prove tossicologiche. L’obiettivo ultimo di tale progetto a cui ho fornito il mio contributo tecnico-scientifico – continua la Dott.ssa Oliveri – è valutare il potenziale delle sostanze chimiche di interrompere l’asse tiroideo mediante vari meccanismi d’azione, in particolare agendo sulla regolazione centrale, sulla sintesi dell’ormone tiroideo, sul trasporto e sulla distribuzione dell’ormone tiroideo, sul metabolismo, l’escrezione o l’assorbimento cellulare dell’ormone tiroideo, sull’attivazione o disattivazione intracellulare dell’ormone tiroideo tramite deiodinasi periferica o sul legame dei recettori nucleari tiroidei. La maggior parte di questi metodi di prova sono test in vitro basati su sistemi di test su cellule umane o di mammiferi, tranne uno, un test in vivo che utilizza l’embrione di Zebrafish”.
“E’ motivo di orgoglio personale e naturalmente per la categoria dei Biologi – ribadisce la biologa siciliana – come la selezione dei prodotti chimici con attività interferente endocrina presunta o accettata è stata delineata grazie ad una riunione di esperti internazionali avvenuta a fine novembre 2019. Grazie al lavoro collegiale degli esperti è stato concordato un elenco di circa 40 potenziali sostanze chimiche per la validazione dei test in vitro”.